Siamo attenti a come spendiamo i nostri soldi, ma non il nostro tempo. E a differenza del denaro, il tempo non può essere riguadagnato, ma possiamo imparare a gestirlo meglio, con grande vantaggio per le nostre giornate di lavoro e per noi stessi.

 

Per darti un’idea, seguimi in questa mini sessione di coaching, rispondendo al test.

 

Quante volte ti sei trovato in queste situazioni almeno una volta?

  • Detto di sì a tutti i tipi di richieste senza senso per il tuo tempo
  • Trattato tutto come urgente
  • Partecipato a riunioni inutili
  • Non delegato un lavoro per paura che la qualità venisse compromessa
  • Trascorso le giornate a rispondere alle mail
  • Svolto un lavoro che un software avrebbe potuto svolgere per te.

E’ normale che succeda quando tutto viene svolto in modo sempre uguale! Ma se sei stanco di stare davanti a uno schermo 11 ore al giorno e vorresti più tempo per te, ecco come iniziare:

Automatizza gran parte delle attività lavorative, sfruttando i numerosi e innovativi sistemi informatici presenti sul mercato. Purtroppo, ancora troppi pochi imprenditori e dirigenti aziendali lo fanno.

Programma riunioni più brevi e utilizza la comunicazione asincrona. Perché programmare lunghe e affollate riunioni, bloccando il tempo di tutti, spesso solo per dare degli aggiornamenti di progetto? La maggior parte delle riunioni non necessita la presenza di tutti, così come le questioni non richiedono una risposta immediata; quindi meglio programmare riunioni snelle di 15 o 30 minuti e utilizzare e-mail  e ogni mezzo aziendale per permettere alle persone di “essere sul pezzo” quando risulta più comodo.  

Non trattare le decisioni come se fossero tutte importantissime. Secondo Jeff Bezos di Amazon esistono decisioni di tipo 1 e di tipo 2: le prime sono quelle più impegnative e irreversibili. Le seconde sono reversibili, sono la maggior parte e dovrebbero essere prese rapidamente. Meno decisioni vengono trattate come decisioni di tipo 1, meno tempo verrà sprecato in riunioni e comunicazioni.

Raggruppa le attività. Il multitasking non è una buona strategia di gestione del tempo: saltare da un’attività all’altra disperde le energie e ritarda gli obiettivi prefissati. Una valida alternativa ci arriva da Katherine Milkman, un’economista comportamentale presso la Wharton School dell’Università della Pennsylvania, che ha coniato il termine “Temptation Bundling”: in pratica significa costruire abitudini positive, unendo cose che si devono fare con cose che si ha piacere di fare. Per esempio, se devi fare dei noiosi esercizi per la schiena ogni giorno, fallo guardando una serie tv, telefonando a un’amica o una pratica di meditazione, ecc. Progettare il nostro lavoro e il nostro tempo al meglio ci aiuta a coltivare una vita personale più ricca e soddisfacente.

Questi sono solo alcuni spunti in un‘ottica di cambiamento, per riflettere sul potenziale che persone e aziende possiedono, ma le attività di coaching  abbracciano e approfondiscono molti più aspetti; e più le scelte saranno mirate e costruite insieme, maggiori saranno i risultati a tutti i livelli, sia personale che lavorativo.  
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