Immedesimazione, ascolto, condivisione, ma anche aspettative e obiettivi elevati sono richiesti per affrontare i grandi cambiamenti e restare competitivi sul mercato. Ma come coniugare il tutto e a tutti i livelli in azienda?

Le aziende stanno mettendo rapidamente in atto importanti processi di trasformazione esterni e interni, ma non sempre il clima aziendale è pronto o favorevole. Le cause possono essere nella mancanza di comunicazione e ascolto tra leader e dipendenti. Riconoscere e affrontare per tempo questi fattori  di rischio è fondamentale per evitare ogni ostacolo al raggiungimento degli obiettivi  e per creare un filo nuovo  e forte, basato sull’empatia e l’empowerment, capaci di  apportare un cambiamento tra le persone e permettere loro di lavorare con rinnovate consapevolezza, fiducia e motivazione.

Come sempre la parola d’ordine per le aziende è evolversi. Con abilità, performance, flessibilità  e soprattutto velocemente, per rispondere alle sfide poste dalle riforme in un mondo in forte transizione. In questo articolato contesto di trasformazione,  le tensioni e le pressioni che si vengono a creare ad ogni livello – tra stakeholder,  top manager,  dirigenti intermedi e dipendenti – nello sforzo di raggiungere i target richiesti, possono generare un “corto circuito” che interrompe la connessione tra le persone  e i ruoli, a discapito degli obiettivi finali.

I quadri intermedi sono coloro che risentono maggiormente di questa situazione, perché pressati  dalle aspettative  dei vertici, spesso troppo elevate,  e dalle richieste di comprensione da parte dei dipendenti rispetto ai disagi e agli stress (problemi di salute, educativi, economici, obblighi familiari, ecc.) vissuti nel quotidiano, senza strumenti per gestirli e che impattano direttamente sulle prestazioni .

I top leader risentono invece del loro stesso ruolo: una ricerca mostra che il potere non favorisce l’empatia. Infatti  i dirigenti non sono quasi mai a conoscenza dei  problemi personali che coinvolgono i dipendenti;  tendono a non spiegare loro le motivazioni alla base di queste pressioni, perché non lo ritengono rilevante; sono poco consapevoli che le loro richieste possono essere percepite come eccessive: tutti questi aspetti portano  a uno scollamento, dovuto alla mancanza di condivisione e di ascolto, che inizia proprio dall’apice dell’organigramma e coinvolge a caduta, tutti.

Per ripartire con nuovi obiettivi è importante “mettere le persone al centro”, sia a livello personale che rispetto ai ruoli svolti in azienda.  La figura del coach in azienda può aiutarti ad affrontare entrambi gli aspetti, attraverso un approccio capace di eliminare i blocchi e di creare un nuovo flusso di comunicazione, per massimizzare il potenziale personale e professionale di ognuno.

Se vuoi ripartire al meglio con i tuoi obiettivi aziendali, chiedi il mio aiuto: insieme possiamo  rendere la tua azienda e i tuoi collaboratori pronti, motivati e capaci di accogliere anche le sfide più impegnative.